Tutto quello che abbiamo visto sino al ora deve essere fatto a prescindere dalla tecnica che vorremo utilizzare per realizzare il nostro presepe, in questa sezione cercheremo di illustrare tre tecniche che vengono utilizzate dalla nostra sezione dandovi delle indicazioni su come lavorare il Gesso, il Polistirolo e la Carta pesta. Prima di cominciare vorrei fare una premessa circa la costruzione dei presepio indipendentemente dal materiale che si desidera utilizzare, il presepe va realizzato a blocchi separati per evitare ingombri durante la lavorazione e per poter curare al meglio i dettagli, facendo bene attenzione che quando comporremo poi il presente le giunture non siamo evidenti, ad esempio per separare il secondo piano che raffigura una casa e una piccola strada dal terzo piano che raffigura le montagne all’orizzonte potremo alzare un muretto lungo il tratto di strada visibile dal boccascena per coprire la giuntura.

Il gesso

Questo materiale può essere impiegato sia per i presepi orientali che per quelli popolari, in quanto si presta molto bene alla lavorazione sia di uno stile che dell’altro, permette incisioni lievi come i muretti dei casolari che incisioni molto più profonde per la realizzazione di muri a secco presenti nei presepi orientali, uno degli svantaggi dell’utilizzo del gesso e che i presepi che andremo a realizzare saranno molto pesanti. Il gesso che viene utilizzato per i presepi e di tipo scaiola, per la sua lavorazione occorre munirsi di un recipiente morbido (un pallone da calcio tagliato a metà e perfetto) in cui verseremo dell’acqua ed in gesso in polvere senza mischiare e sempre nello stesso punto sino a che si forma una isoletta che spunta per un centimetro dall’acqua, poi lo lasceremo riposare per una decina di minuti. La scelta del contenitore morbido si rende necessaria per la pulitura dello stesso, infatti una volta utilizzato il gesso potremo rigirarlo e togliere i residui di gesso secco che danneggerebbero la preparazione del prossimo gesso. E molto importante non rigare il gesso altrimenti si indurirebbe molto velocemente e non ci permetterebbe si stenderlo e di lavorarlo. Per creare delle strutture da coprire poi con il gesso possiamo usare del polistirolo, in quanto essendo il gesso già un materiale pesante dobbiamo compensare con la struttura, questo però è possibile solo se vogliamo realizzare montagne, grotte o paesaggi su diverse altimetrie come piccole colline, mentre per la realizzazione di case e muri, dovremo utilizzare lastre di cartongesso. Prendiamo ad esempio la realizzazione di una grotta, dopo aver preparato il gesso come descritto, prendiamo del polistirolo lo facciamo a pezzetti e cominciamo a creare la struttura della grotta partendo da un semicerchio a cui incolleremo con del vinavil altri pezzi di polistirolo e così via fino ad arrivare a realizzare la nostra grotta, a questo punto utilizzando una piccola spatola versiamo il gesso sulla grotta ricordandoci di non mischiare mai il composto per evitare che si indurisca troppo rapidamente, quando vediamo che il primo che abbiamo versato comincia ad indurirsi lo lavoriamo con un piccolo scalpello per dagli l’effetto della roccia.

  Per la realizzazione di abitazioni dovremo utilizzare delle lastre di cartongesso rinforzato con una struttura in legno o polistirolo. Per poter utilizzare il cartongesso occorre rimuovere, da un solo lato, il rivestimento di carta, per fare ciò occorre inumidire la parte con uno spruzzino e con un taglierino grattare il rivestimento. Una volta pulito tenerlo umido per lavorarlo meglio e cominciare a incidere porte, finestre e mattoni che avremo disegnato precedentemente seguendo le linee di prospettiva. Questo materiale prima della colorazione va passato tutto con una soluzione di acqua e vinavil nella misura di 80% acqua e 20% vinavil. Per la colorazione vi rimando alla sezione specifica.

Il polistirolo

Il vantaggio del presepe in polistirolo e quello della leggerezza, anche questo materiale ha una buona resa su entrambe le tipologie di presepi, ma ha un miglior risultato se applicato a paesaggi orientali in quanto, grazie alla grande quantità di rocce, case senza tetto e strade sterrate, si prestano meglio ad una lavorazione dove occorre segnare molto il materiale da lavorare. Occorre segnalare che non c’è un tipo preciso di polistirolo da utilizzare, ma quello di scarto utilizzato per gli imballaggi va benissimo specialmente se di diversi spessori, in quanto potremo più facilmente creare pietre e rocce che in natura non hanno sempre lo stesso spessore e la stessa dimensione. Per realizzare grotte o muri utilizzando il polistirolo occorre procedere proprio come abbiamo descritto per la lavorazione del gesso, quindi sul piano di lavoro (nel caso di una grotta) posizionare dei pezzi di polistirolo sino a formare un semicerchio, sovrapporre altri pezzi in posizione sfalsata dai primi incollandoli con il vinavil e fissandoli con degli stuzzicadenti sino a chiudere la roccia, una volta definita la struttura utilizzare un cutter per smussare gli angoli più grossi, poi con un saldatore caldo incidere il polistirolo e smussare ancora gli angoli sino a dare la forma di una roccia. Per quanto riguarda la realizzazione di edifici occorrerà utilizzare dei fogli di polistirolo sui cui avrete disegnato le porte, le finestre ecc. (sempre seguendo la linea della prospettiva), che poi andrete ad incidere al fine di creare un’apertura (caso porta o finestra) o una spaccatura (intonaco staccato che lascia intravedere dei mattoni), per realizzare queste incisioni esistono in commercio degli oggetti per la lavorazione del polistirolo. Prima di colorare il presepe in polistirolo occorre ricoprire il tutto con della tempera non diluita al fine di nascondere i pallini caratteristici del polistirolo e di prepararlo alla colorazione per la quale vi rimandiamo al capitolo specifico.

La carta pesta

La carta pesta è un materiale che si presta bene per i presepi popolari, mentre non è assolutamente adatto per quelli orientali in quanto una delle caratteristiche della carta pesta è quella che una volta asciutta si ritira per cui lo strato che copre il vostro presepe non è molto spesso quindi poco indicato per la creazione di muri a secco caratteristici dei presepi orientali. La carta pesta è un materiale, che una volta asciutto, è molto resistente e quindi preserva il vostro presepe ed in fase di lavorazione, a differenza degli altri materiali, in caso di errore di incisione e possibile cancellare il tutto e rifare l’incisione corretta, in quanto la carta pesta si presenta come una pasta compatta tipo pongo e quando è umida può essere incisa, ripianata, quindi incisa nuovamente. Per la realizzazione di un presepe in carta pesta occorre prima creare una struttura in legno del vostro presepe (per gli edifici e per i muretti, mentre per le montagne si può utilizzare una rete metallica ricoperta da fogli di carta) che poi verrà ricoperta dalla carta pesta su cui poi faremo le incisioni per mattoni intonaci e quant’altro. Il tipo di carta pesta che vi illustriamo e quello in pasta, in quanto quello in strisce (per intenderci quello utilizzato per la realizzazione dei carri di carnevale) non ha applicazione nei presepi (ad eccezione dei primo rivestimento di una montagna) in quanto non è possibile inciderlo. Per realizzare la carta pesta dovremo tagliare delle strisce di un quotidiano e poi ridurle in tanti piccoli pezzettini, mettere quindi questa carta a macero in un contenitore di acqua calda e lasciarla macerare per tre o quattro giorni, quindi toglierla strizzarla e sminuzzarla in pezzi ancora più piccoli utilizzando un frullatore. Una volta sminuzzata la carta prepareremo la colla utilizzando della colla da parati e dell’acqua mescolando bene per far si che non si formino grumi e lasciando riposare per qualche minuto affinché acquisti consistenza. Impastare quindi la carta con la colla sino ad ottenere un impasto omogeneo, compatto e sufficientemente morbido. Per evitare la lavorazione della carta partendo dal giornale è possibile utilizzare dei bussolotti di carta compressa che solitamente vengo realizzati con la carta di scarto dei giornali, questi bussolotti di solito vengono da tipografie dove vengono rilegati i giornali che per pulizia comprimo la carta fino a creare questi bussolotti da mandare al macero, se si ha la fortuna di avere qualcuno che può procurare questo materiale, sarà sufficiente metterlo in un catino con dell’acqua tiepida per un giorno, strizzarlo bene e poi unire la colla. Una volta impastata la carta pesta non utilizzata, potrà essere conservata per un paio di giorni avvolta in una pellicola trasparente, mentre la carta a cui non è stata ancora aggiunta la colla potrà essere conservata per più tempo. Man mano che ricoprirete il vostro presepe con la carta pesta aspettate almeno un giorno prima di effettuare le incisioni, lasciando asciugare lontano da fonti di calore. Per quanto riguarda la colorazione di questo materiale non ha particolari indicazioni per cui vi rimandiamo direttamente al capitolo sulla colorazione.