La prospettiva serve per dare un’impressione di profondità e di lontananza al nostro presepe al fine di ottenere l’effetto che abbiamo quando guardiamo un paesaggio. Per meglio ottenere questo effetto e molto importante che il punto di vista del presepe sia una solo, come già segnalato nella sezione precedente, e che l’altezza di visione possa far coincidere i nostri occhi con gli occhi delle statuine poste in primo piano, se teniamo presente l’altezza media di 170 cm che abbiamo utilizzato per il calcolo delle proporzione e considerando di utilizzare statue da 10 cm, l’altezza su cui posizionare il presepe e di circa 160 cm in modo da guardare le statuine negli occhi.

Per chiarire il concetto di prospettiva dobbiamo pensare al classico esempio dei binari della ferrovia, sappiamo che essi corrono paralleli, ma la nostra visione il lontananza li vede convergere in un unico punto, il punto in cui convergono le linee viene chiamato punto di fuga.

Le immagini allegate chiariscono meglio il concetto.

Per calcolare il punto di fuga che deciderà l’inclinazione di tutti gli oggetti che andremo a creare sul nostro presepe occorre fissare un’asta all’estremità del nostro piano di lavoro per una lunghezza pari al nostro piano di lavoro, su quest’asta dovremo poi fissare un’asticella con un chiodo posto ad un’altezza pari alla misura delle statuine poste in primo piano.

Facciamo un esempio; se il nostro piano di lavoro è di 250 cm e le statuine che impieghiamo saranno alte 25 cm, dovremo attaccare alla fine del nostro piano di lavoro, un’asta di 250 cm sulla quale fisseremo un chiodo ad una altezza di 25 cm, su questo chiodo legheremo uno spago che ci servirà poi per tracciare le linee che conducono al punto di fuga ad eccezione delle linee orizzontali che non sono influenzate dalla prospettiva.

Lo spago che abbiamo fissato al chiodo quindi segnerà non solo le linee a scendere (vale a dire dal tetto della casa per il punto i fuga) ma anche quelle a salire (come la strada), questo è molto importante in quanto a volte si tende a sottovalutare questo aspetto, perché se è vero che una parete vista in prospettiva tende a scendere man mano che si avvicina al punto di fuga è altrettanto vero che questa stessa parete tende a salire nella stessa misura, per cui quando segniamo una parete ricordiamoci di segnare sia la parte superiore che dovremo tagliare sia quella inferiore che dovremo nascondere con la strada che sale, come si può vedere nell’immagine che vi abbiamo segnalato prima. Alcuni presepisti per meglio gestire questo problema inclinano il piano di lavoro con un angolatura pari alla prospettiva di lavoro tagliando poi gli oggetti sia nella loro parte superiore che in quella inferiore. Un altro elemento che aiuta molto l’effetto della prospettiva è la colorazione del presepe, in quanto man mano che coloreremo gli oggetti che si avvicinano al punto di fuga dovremo fare in modo che i colori siamo meno brillanti.